La famiglia dei Nobili Bertoja credeva da sempre che il numero 9 fosse un numero positivo, era il loro numero di famiglia e quando potevano fare un accordo in quel giorno o in quel mese si sentivano gratificati.
Essi credevano nei Santi, avevano una fede profonda e una particolare dedizione a Sant'Antonio da Padova. Le opere che ci hanno lasciato ce lo confermano come pure in tanti loro testamenti c'è un continuo affidarsi alla Madonna e appunto a Sant'Antonio da Padova.
Come non ricordare, a questo proposito, i due splendidi dipinti riproducenti il “Santo” donati nei primi anni del Settecento da Bernardina Bertoja e sapientemente incastonati ai due lati dell'altare della Chiesa di Sant'Antonio a San Giacomo di Veglia e la statua del “Santo” conservata all'interno di un delizioso capitello inserito nella cinta muraria di Villa Bertoja.
Esprimere giudizi su questi argomenti non è facile né corretto in quanto la fede è qualcosa di intimamente personale, invece vediamo ciò che il Nobile Agostino Bertoja (farmacista e liquorista) nel modellare il parco della sua villa ha voluto realizzare oltre un secolo fa, sicuramente spinto dalla positività di questo numero.
Nella posizione più nascosta e tranquilla del parco, quindi lontana dalla villa, esiste tutt'ora un'antica struttura costituita da:
– Nove tigli disposti in cerchio.
– Tra un tiglio e l'altro sono intervallate 5 colonne con sopra delle statue e 4 basamenti con sopra dei vasi (9 in tutto).
– Il diametro di questo cerchio così costituito è di 9 metri.
Il ricorrere del numero 9 è talmente evidente che non può essere frutto di casualità.
Il 9 da sempre è considerato un numero magico, numero della perfezione Divina, dell'eternità fuori del tempo. Tre vole la Trinità, 9 sono i mesi di gestazione dell'essere umano, nel Cristianesimo il 9 è il simbolo della salvezza degli uomini etc.
Ed il 9 Marzo del 1510 è la data dell'apparizione della Madonna dei Miracoli di Motta ad un contadino del luogo, il che lascia intravvedere anche un sottile riferimento simbolico che collega il cerchio del 9 e questo luogo consacrato.
Un altro particolare di rilievo sono le eleganti finestrelle trilobate inserite nella cinta muraria che delimita la zona del cerchio del 9. Un evidente e simbolico richiamo alla particolare conformazione della facciata della Basilica della Madonna dei Miracoli di Motta.
L'antico parco di Villa Bertoja racchiude circa 90 diverse essenze arboree e arbustive, costituite da varietà che fioriscono sequenzialmente durante tutto l'arco della primavera.
E 9 sono le piante di Calicantus distribuite all'interno del parco.
Calicantus è un nome che evoca antichi ricordi, un fiore “dimenticato” che non si trova più nei vivai, né nei negozi, ma non per questo è meno prezioso.
Un tempo era una pianta ornamentale tipica delle ville patrizie, ma oggi è veramente raro.
E' un piccolo miracolo della natura per il suo intenso profumo, per le sensazioni che offre e perché “sboccia in pieno inverno” anche in presenza di gelo. Il suo nome, che proviene dal greco, significa infatti “fiore d'inverno”.
E l'intenso profumo dei nove Calicantus, assieme all'armonia del paesaggio, crea suggestioni simboliche e misteriose.